Descrizione
Fondata nel 1937 come Pinacoteca di Littoria con le opere donate a istituzioni e dagli artisti invitati alla XX Biennale veneziana e alla II Quadriennale romana, la collezione venne in gran parte dispersa a seguito degli eventi bellici a partire dall’8 settembre 1943.
In occasione del 62° Natale della città di Latina, il 18 dicembre 1994, le opere residue e quelle recuperate dall’Arma dei Carabinieri vennero esposte in modo permanente, in un contesto provvisorio ma utile ad una rifondata godibilità.
Dal 1996 è partito un progetto di acquisizioni attraverso ulteriori donazioni, per tentare una ricomposizione, colmando i grandi vuoti che quella dispersione aveva provocato e dilatando il confine cronologico del nucleo originario, per stabilire una continuità nel necessario collegamento con la realtà artistica contemporanea. Non si è trattato di un progetto facile, né ovviamente definitivo e unidirezionale; tuttavia la risposta degli artisti, dei loro eredi e dei cittadini è stata pronta ed ha consentito di arricchire la Galleria di oltre 400 opere, che testimoniano le principali correnti del I e II dopoguerra (Acerbo, Cammarano, Capatti, Cisterna, Checchi, Colonna, Caruso, D’Angelo, Drei, Fettucciari, Forlani, Gallucci, Gamero, Gelli, Giuliani, Guberti, Marcucci, Marandolani, Martinuzzi, Martinez, Mazzei, Micheledixit, Mei, Mirabella, Nenci, Pellitteri, Pieraccini, Pincherle, Pinto, Prencipe, Rivaroli, Torresini, Karuz, Ziliotto).
La Galleria è ospitata in sette sale del Palazzo della Cultura e raccoglie opere d’arte che permettono un percorso dell’arte italiana tra le due guerre, privilegiando gli anni Trenta.
Nel 1999 è stata istituita una sezione di arte contemporanea, connotata da arti figurative, arti applicate, fotografia e installazioni con opere dal 1955 ad oggi, rappresentativa delle correnti artistiche più aggiornate (da segnalare opere di Attardi, Benetton, Biancini, Calabria, Cantatore, Cappellini, Cesetti; Dova, Fiume, Fontanella, Monachesi, Montanarini, Purificato, Quaglia, Sassu, Sciltian, Treccani); un nucleo rappresentativo della creatività degli artisti pontini contemporanei si sta formando intorno alle opere di Bertoncin e Saltarin.
Da segnalare: l’Annunciazione di P.Rizzo (nella foto) e di D.Stultus, le famiglie di B.Saetti e di P.Conti, le opere divisioniste di P.Nomellini ed E.Ferrari, quelle chiariste di F.De Rocchi e C.Cagli, dei metafisici A.Modotto, A.Nathan, G.Peri, dei paesaggisti A.Vertunni e A.Tosi e il nucleo delle sculture novecentiste di L.Gelli, F.Wildt, M.Fioroni, R.Castagnino, G.Galletti, M.Marini.