Hanno raggiunto la città di Trieste, nella giornata di ieri, 24 alunni e 4 docenti degli istituti comprensivi Emma Castelnuovo, Alessandro Volta, Giuseppe Giuliano e Vito Fabiano. Resteranno quattro giorni, fino al 15 marzo.
Il viaggio è iniziato con la visita al cimitero di Redipuglia, il più grande sacrario militare italiano, dove riposano le salme di 100mila caduti della prima guerra mondiale. Nella giornata di oggi verrà visitata la Foiba di Basovizza, monumento nazionale trasformato dai partigiani jugoslavi in luogo di esecuzioni sommarie e in una fossa comune per un numero ancora oggi imprecisato di vittime. Successivamente verrà visitato il centro di raccolta profughi di Padriciano dove transitarono moltissimi esuli, mentre nel pomeriggio verrà visitata la Risiera di San Sabba dove vennero uccise dai nazi fascisti diverse migliaia di persone.
Nella giornata di domani la delegazione si recherà a Fiume per incontrare la comunità italiana della città e il console italiano di Fiume, previamente contattato, e successivamente a Pola. Il viaggio si concluderà il giorno 15, visitando il Magazzino 18, dove vi sono ancora accatastati dal 1947 i poveri beni degli esuli Giuliano Dalmati.
Durante il soggiorno c’è stata anche l’occasione di visitare l’aula consiliare del Comune di Trieste, grazie all’accoglienza del presidente del Consiglio Francesco Di Paola Panteca, e di riflettere sui 70 anni del ricongiungimento di Trieste all’Italia.
Ad accompagnare gli studenti anche gli assessori all’Istruzione e alle Politiche giovanili, Francesca Tesone e Andrea Chiarato, e i consiglieri Cesare Bruni, Vincenzo Valletta e Mario Faticoni che hanno, anche loro, versato la quota prevista per gli accompagnatori.
“Con il primo dei due viaggi organizzati dall’amministrazione, il ‘Viaggio del Ricordo’ – dichiara Francesca Tesone, assessore all’Istruzione – gli studenti avranno la possibilità di riflettere sulla storia e i suoi orrori, visitando i luoghi dove si sono consumate tragedie che hanno segnato la storia del nostro Paese. La conoscenza, consapevole e profonda, è il solo modo che abbiamo per non ripetere gli errori dei nostri predecessori. Come amministrazione comunale sosteniamo con impegno queste opportunità di crescita e partecipazione. I docenti e gli studenti saranno ambasciatori della città e a loro sarà affidato il compito di essere testimoni di pace”.
“L’adesione al progetto del Comune di Latina da parte di studenti e docenti – afferma Andrea Chiarato, assessore alle Politiche giovanili – nasce dalla voglia di approfondire le conoscenze, di conoscere la storia, di curare il ricordo. Un’occasione per rendersi conto di ciò che è stato, uscendo dai libri di storia, e così acquisire piena consapevolezza”.