Descrizione estesa
"Cari concittadini,
grazie a tutti voi per essere qui, in piazza San Paolo Apostolo di Borgo Faiti, per celebrare la giornata di oggi, 25 Aprile 2025, 80° anniversario della Liberazione.
Saluto e ringrazio il Prefetto di Latina Vittoria Ciaramella, le autorità civili, militari e religiose, i sindaci della provincia e il Presidente della Provincia di Latina, la presidente provinciale dell’Anpi Teresa Pampena, tutte le associazioni Combattentistiche e d’Arma presenti con i loro labari.
Saluto e ringrazio il comitato 'Nuova vita al monumento ai caduti di Borgo Faiti', i cittadini di Borgo Faiti e dell’intera città di Latina e della nostra provincia.
Saluto e ringrazio i rappresentanti del Parlamento e del Consiglio regionale presenti, i membri della Giunta e del Consiglio comunale che, con me, condividono i valori di questa ricorrenza.
Sono trascorsi ottant’anni dalla fine dell’occupazione nazista e della dittatura fascista.
Il 25 Aprile è una data importante per la nostra Nazione, l’Italia, il nostro Tricolore, che va celebrata per rinnovare i valori della democrazia, libertà e solidarietà sanciti dalla nostra Costituzione repubblicana.
E’ per noi un dovere dedicare il 25 Aprile alla commemorazione di tutti i caduti civili e militari, condannando tutti i regimi totalitari del Novecento e di oggi, difendendo i valori della democrazia, che è patrimonio irrinunciabile.
E’ un nostro dovere a cui adempiamo con orgoglio, perché la data del 25 Aprile rappresenta le radici della nostra democrazia repubblicana.
Per la seconda volta da Sindaco di Latina mi trovo a celebrare la Liberazione in uno dei nostri borghi.
Lo scorso anno eravamo a Borgo San Michele, oggi qui a Borgo Faiti e questo mi fa immensamente piace, perché i nostri borghi sono una componente essenziale della nostra comunità.
Latina è una città giovane, aperta alle diversità. La sua comunità si è costituita con il sacrificio dei bonificatori e dei pionieri venuti da lontano a coltivare il grano. E proprio mentre stava per sbocciare e radicarsi al territorio, emerso dalla palude e dalla malaria, ha pagato pesantemente il prezzo della guerra.
I cittadini di Latina e dei suoi borghi hanno saputo resistere, con forza e coraggio, affrontando con slancio gli anni della ricostruzione.
Ecco, ritengo che celebrare il 25 Aprile nei borghi rafforzi il nostro senso di comunità, di partecipazione e di condivisione.
Poco prima di Natale eravamo qui a scoprire per la prima volta il restaurato monumento ai caduti di Borgo Faiti. E’ stato un lavoro di squadra dell’amministrazione comunale, atteso da anni, sollecitato dai cittadini e dal comitato “Nuova vita al monumento ai caduti di Borgo Faiti”, promosso dalla parrocchia Santissima Vergine del Rosario.
Un atto dovuto alla comunità, per il rispetto dei caduti in guerra. Con la cerimonia di oggi, del 25 Aprile, ufficializziamo il monumento ai caduti restaurato, alla presenza delle Forze Armate.
Sono 80 anni dalla Liberazione e tra qualche giorno ci sarà la ricorrenza della fine della Seconda Guerra Mondiale che tanti lutti e distruzioni provocò nel mondo e in particolare in Europa.
Dopo il secondo conflitto mondiale, le Nazioni Unite hanno ripudiato la guerra con la Carta del 1945, impegnando i Paesi aderenti al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, alla protezione dei diritti umani.
Purtroppo la pace è ancora lontana: attualmente nel mondo si contano 57 conflitti in atto; il numero più alto mai registrato dalla fine della Seconda guerra mondiale. Questo dato è aberrante.
Il sacrificio delle vite umane che questo monumento simboleggia rappresenta quei valori che una società civile deve diffondere e promuovere alle nuove generazioni, con forza e determinazione affinché si fermi la macchina della morte a livello planetario, ristabilendo la sacralità della vita.
Oggi è tempo di pace e di pacificazione, lo dobbiamo ai nostri giovani, cittadini di Latina, italiani ed europei. Ai valori della Costituzione dobbiamo ancorarci per affrontare il particolare momento storico che stiamo vivendo, con una guerra in Europa e numerosi conflitti in ogni parte del mondo.
In tale contesto, oggi più che mai, è necessario ribadire l’importanza dei valori della libertà e dell'uguaglianza, della democrazia e dell’indipendenza, principi fondamentali richiamati dalla nostra Costituzione che oggi devono declinarsi nella centralità della dignità della persona, nella giustizia sociale, nel rispetto dell’ambiente quale parte integrante del nostro vivere quotidiano, nel ripudio della guerra.
In questi giorni di lutto e cordoglio per la scomparsa del Santo Padre voglio ricordare Francesco con una citazione risalente esattamente ad un anno fa, il 25 Aprile 2024: 'All’origine delle guerre ci sono spesso abbracci mancati o rifiutati, a cui seguono pregiudizi, incomprensioni e sospetti, fino a vedere nell’altro un nemico. E tutto ciò purtroppo, in questi giorni, è sotto i nostri occhi, in troppe parti del mondo! Con la vostra presenza e con il vostro lavoro, invece, voi potete testimoniare a tutti che la via dell’abbraccio è la via della vita'.
Sento, in questa piazza, di poter fare una promessa a Papa Francesco: continueremo a lavorare per difendere la democrazia e per un'Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà, perché le nostre braccia sono aperte, pronte ad abbracciare, per la via della vita.
Buona festa della Liberazione a tutti voi. Viva Latina, viva l’Italia".
Il Sindaco
Matilde Celentano