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Lgnet3, presentato il progetto del Comune di Latina

tavolo lgnet

Presentate, oggi a Latina, le azioni sviluppate sul territorio nell’ambito del progetto europeo Lgnet – terza edizione - finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027 e che vede il Ministero dell’Interno in qualità di capofila.

Data di Pubblicazione

06 febbraio 2025

Tipologia

Comunicato stampa

Descrizione estesa

Presentate, oggi a Latina, le azioni sviluppate sul territorio nell’ambito del progetto europeo Lgnet – terza edizione - finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027 e che vede il Ministero dell’Interno in qualità di capofila. Il progetto, configurandosi come un modello di crescita condivisa per connettere i servizi preposti per permettere un’integrazione efficace e dignitosa dei cittadini di paesi extra UE in aree urbane svantaggiate, prevede la partecipazione attiva di Anci, Fondazione Cittalia, e ventidue città italiane, tra cui appunto Latina.

La conferenza si è tenuta presso la sala De Pasquale del Comune di Latina ed ha visto la partecipazione del sindaco Matilde Celentano, nella doppia veste di delegata nazionale Anci al Welfare e politiche sociali, dell’assessore comunale ai Servizi sociali Michele Nasso e del viceprefetto di Latina Francesco Del Pozzone.

“Lgnet 3 è un progetto europeo di ampio respiro – ha affermato il sindaco Celentano - che serve per migliorare le politiche d’inclusione. La città deve essere sempre a misura di tutti. I centri servizi aperti a Latina sono importanti per risolvere le istanze dei migranti, favorire un’integrazione civile sotto il punto di vista socio-sanitario, delle politiche lavorative e della formazione. L’immigrazione è un fenomeno e una tematica di cui dobbiamo prendere atto e a cui dobbiamo rispondere con strutture e sistemi adeguati per garantire alle persone che decidono di rimanere sul nostro territorio di avere un percorso che li porterà ad essere integrati. Un tema attuale di cui città e amministrazioni devono prendere consapevolezza”.

“Latina è una città accogliente – ha a giunto l’assessore Nasso - e questo progetto lo dimostra. Per il secondo anno il Comune partecipa al programma Lgnet, e siamo orgogliosi di essere uno dei ventidue comuni a livello nazionale. La formazione, l’accompagnamento al lavoro, accompagnare chi vuole tornare a casa nel suo paese d’origine, sono gli obiettivi di Lgnet e della nostra amministrazione”.

Al tavolo dei relatori il viceprefetto Maria Eleonora Corsaro della Direzione Centrale per le politiche Migratorie del Ministero dell'Interno, responsabile progetto Lgnet3, Camilla Orlandi, responsabile del Dipartimento per l'integrazione e accoglienza - Gestione Immigrazione dell’Anci, Gina Villone per l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, Roberta Berrè del dipartimento Politiche Sociali del Comune di Latina, Pina Caruso, presidente della coop Astrolabio, che a Latina gestisce il progetto Lgnet3, e Lisa Coletto, responsabile del progetto Lgnet per la coop Astrolabio.

La dottoressa Corsaro ha sottolineato come il partenariato pubblico, con il coordinamento di Anci e Cittalia, sia un modello operativo capace di tener conto dei bisogni dei territori, accompagnando i Comuni a superare le difficoltà: “Sono 38 milioni di euro i fondi messi a disposizione, sembrano tanti ma servono per aiutare i Comuni a proseguire e implementare questo modello”, ha affermato il vice prefetto Corsaro.

Nel corso dell’incontro, sono state fornite informazioni relative alle attività del progetto Lgnet 3 in corso a Latina, rivolte agli extracomunitari che hanno necessità di essere orientati ai servizi, sempre nell’ottica dell’integrazione. Sono attivi nel capoluogo pontino due centri servizi One Stop Shop, uno di prima accoglienza (servizio docce e lavanderia, deposito bagagli e consegna indumenti) e l’altro per l’assistenza legale, psicologica, per l’abitare e per la ricerca lavorativa. Ai centri servizi si affianca l’Unità mobile che giornalmente monitora il territorio di Latina, al fine di intercettare la popolazione straniera che difficilmente si avvicina ai servizi territoriali, cercando di prevenire fenomeni di esclusione, marginalità e violenza.

Il progetto Lgnet 3 a Latina è partito il 7 ottobre scorso e, ad oggi, i servizi hanno preso in carico 476 beneficiari regolari, di cui 424 uomini e 52 donne, di 23 nazionalità extra Ue. Al primo posto delle richieste l’assistenza legale, seguono la ricerca del lavoro e la ricerca abitativa. 

Oltre alle tre azioni di intervento, il progetto Lgnet3 di Latina prevede alcuni mini progetti interni che vengono attivati dal centro servizi di collegamento con il territorio sia per facilitare la formazione che la socializzazione, e l’avvio di sportelli itineranti sul territorio, in particolare presso la Casa circondariale e il quartiere Nicolosi ad alta frequentazione di cittadini stranieri.

Tra le attività lo svolgimento di corsi di italiano, cucito, canto e giardinaggio.

“La nostra città – ha commentato a margine della conferenza il sindaco di Latina – è un esempio in termini di coinvolgimento attivo dei migranti, mediante la partecipazione a progetti locali, nell’attivazione di percorsi di inserimento abitativo e lavorativo e per l’implementazione delle prese in carico socio-sanitarie”.

Nel pomeriggio, i rappresentanti del Ministero dell’Interno, dell’Anci e dell’Oim hanno fatto visita al centro servizi  One Stop Shop, inaugurato a dicembre scorso.

Ultima modifica: giovedì, 06 febbraio 2025

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